Se il cielo è grigio a Mondovì ci pensano i piloti di Mongolfiera a Colorarlo!
#raie2025Salite con me a Bordo della Mongolfiera di Paolo Bonanno in gara al 35° Raduno Aerostatico Internazionale dell'Epifania di Mondovì. Un incredibile esperienza di volo con le minime di visibilità ai limiti del VFR. 1000 Piedi Base nuvole 1800/2000 metri visibilità
Fortuna e destrezza, calcolo e fantasia, quasi annusando prima di percepire ogni lieve corrente, per portare la mongolfiera fino sul bersaglio. Immaginate una partita a scacchi, con tutte le sue mosse e contromosse, ma in uno scenario a tre dimensioni. Avrete così a sommi capi l’idea della complessità ed al tempo stesso del fascino del volo in mongolfiera e della difficoltà di pilotarla. Per un pilota normale abituato ad andare da un punto A ad un punto B seguendo un Piano di volo o una linea viola di un gps, confrontando velocità anemometrica e Ground Speed , map, giri motore, temperatura olio e acqua è un volo abbastanza difficile da capire, se poi provi a spiegargli che si fanno anche le gare ti prendono per pazzo.
Epifania 2025, la vista di 35 palloni che colora il cielo grigio è uno spettacolo che incanta senza emettere alcun suono.
Tra briefing con il meteorologo, cene sociali, gonfiaggi dei palloni, recuperi in fuoristrada e rifornimenti di gas non abbiamo il tempo di condividere l’epifania con i terrestri ma lo facciamo con i 35 equipaggi in gara.
Il meteo per questa edizione è abbastanza inclemente. 1000 piedi base nuvole e tra i 1800 / 2000 metri di visibilità. Siamo ai limiti delle Minime VFR
Voliamo con il mitico Paolo Bonanno, un giovanotto da 81 anni, pioniere del volo in Mongolfiera, famoso costruttore di bruciatori per mongolfiera a livello mondiale!
Con poche sgasate da 6.000.000 di Kcal l’una, infatti la sonda di temperatura segnala un 70° gradi di Delta e finalmente possiamo ammirare il pallone. Si tratta di un Ultramagic M77 con registrazione spagnola EC-MRO (S/N 77/408) con data produzione Luglio 2017. I metri cubici da gonfiare sono 2.200 utili a sostenere in volo dalle 3 alle 4 persone. Il diametro è di 16,9 metri mentre l’altezza è di 17. E’ un pallone molto versatile adatto per scuola, competizioni e crociera ed è molto richiesto per sponsorizzazioni aziendali. Una volta in piedi scopriamo la livrea. Giallo come il fuoco con alla base fiamme arancioni, il logo del Costruttore e l’omaggio a Paolo “The Power of flight!”. Ma la chicca molto simpatica è lo smile sulla cupola con una pipa, firma inequivocabile di Paolo che lo contraddistingue in tutto il mondo.
E’ un qualcosa di completamente diverso da tutto il resto che “sta per aria” ed assolutamente unico. Ti senti in armonia con il cielo, perché essenzialmente “Sei cielo”, una bolla di aria calda che sale. Niente a che vedere con il brusio della sala radar, o con gli automatismi di un moderno liner. No, qui sei tu e il cielo, e lo devi saper “leggere” per poter fare, entro certi limiti, navigazione. Già perché anche con la mongolfiera si naviga in aria, certo in modo ristretto ma sfruttando le diverse correnti di vento alle varie quote è possibile dirigere il volo entro certi limiti. E questo essere più o meno “bravi” a sentire il vento, ha fatto nascere le competizioni in mongolfiera, campionati italiani Europei e Mondiali, che sono qualcosa di bellissimo e unico, decine e decine di palloni alla ricerca del vento “giusto” per completare i “task” assegnati dai giudici di gara. Sei un balcone affacciato sul mondo, Con la mongolfiera puoi fare cose che nessun altro mezzo volante ti permette. Bassi e lentissimi sui campi senza disturbare, o seguendo il dolce profilo delle colline, o ancora volare sulle cittadine ed essere salutati da tutti suscitando sempre un qualcosa di romantico per chi ci vede.
Ciò che è invece estremamente chiaro è la sensibilità e l’esperienza dei piloti di aerostati è diversa da quella degli altri piloti ed ha dell’incredibile. Una piccola parte dell’aviazione ai più sconosciuta ma terribilmente affascinante e romantica.
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